Intervista al Dott. Primitivo
Dopo il grandissimo successo, soprattutto tra le donne, del romanzo “50 sfumature di grigio“, abbiamo cercato di analizzarne i motivi. Oltretutto, ultimamente si parla moltissimo della nuova Pillola Rosa che, accanto a quella Blu, sul commercio da anni, promette di migliorare la sessualità femminile. Abbiamo interpellato, a riguardo, il Dott. Vincenzo Primitivo per avere una sua opinione e per capire la situazione della sessualità al giorno d’oggi. Perché c’è così tanta esigenza di “guarire la sessualità”?
Il bestseller e il record d’incassi cinematografici “50 sfumature di Grigio, ha conquistato soprattutto il pubblico femminile. Qual’è, secondo Lei, il messaggio del romanzo e perché ha avuto così tanto successo?
Il motivo del successo di questo film non è legato al messaggio che tutti quanti potremmo comprendere, né alla tematica della sessualità, in generale, quanto al fatto che va a toccare dei nuclei arcaici, legati all’istinto primordiale della sessualità in cui la donna esplica la sua maggiore componente Yin, quindi la componente archetipicamente passiva, e l’uomo esplica la sua componente Yang, la componente principalmente attiva. Nel gioco della sessualità, a livello istintuale, la donna svolge un ruolo passivo.
In questo film c’è l’esaltazione, per antonomasia, della passività di una donna nei confronti di un uomo e questo giustifica il successo, proprio perché va a toccare delle corde, seppur inconsce, che uomini e donne hanno dentro di sé.
Siamo bombardati da messaggi sessuali in ogni angolo. Ma qual’è il reale rapporto della società con la sessualità?
Il rapporto reale della sessualità nella nostra società è oggi, sicuramente, in evoluzione. Anche in questo caso dobbiamo fare riferimento all’origine biologica della sessualità. Se consideriamo che i tre istinti primordiali dell’uomo sono: alimentazione, protezione e sessualità, ci viene facile pensare come l’aspetto sessuale, all’interno di questa società, dovrebbe promanare, venir su spontaneamente…
In realtà questo non succede o succede con difficoltà perché, al tempo stesso, tutti i nostri tabù più profondi, soprattutto quelli legati alla nostra tradizione giudaico-cristiana, spingono, inibiscono, mantengono indietro la piena espressione della sessualità. Ed è ovvio che assistere a messaggi di sessualità così diffusi e presenti in tutti i mass media toglie quell’alone di mistero che è alla base dell’espressione più antica e più pura della sessualità stessa.
Quanto è importante la sessualità per l’equilibrio psico-fisico delle persone, e delle donne, in particolare ?
E’, ovviamente, un aspetto importante, se non il più importante.
Da un punto di vista strettamente fisico oggigiorno, tutta la grossa parte delle patologie della sfera uro-genitale, dalle infiammazioni in poi, ha come retroscena una problematica sessuale; intendendo per problematica sessuale una vita sessuale inadeguata. Il fatto di inibire, reprimere, non avere una vita sessuale appagante, si ripercuote, inevitabilmente, a livello fisico, dando luogo a dei sintomi oggettivi.
Ancor più importante, mi verrebbe da dire, da un punto di vista psicologico, proprio perché, come abbiamo già detto, essendo la sessualità uno degli istinti primordiali dell’uomo, il contattare quell’istinto, il ritornare all’origine dell’evoluzione della specie, si perpetua ad ogni rapporto sessuale, ed e’ un modo che noi abbiamo di contattare il nostro nucleo più profondo. In questa società attuale, dove i nostri aspetti profondi sono fondamentalmente trascurati, una sessualità appagante è oggi forse una delle maniere più adeguate per ritrovare noi stessi.
Credo che l’aspetto più importante sia quello di ritornare a riscoprire quello che significa maschile e femminile da un punto di vista simbolico. La natura ha codificato delle relazioni fra l’uomo e la donna, tra il maschio e la femmina. Nella società attuale questi ruoli vengono spesso invertiti. Gli uomini vengono via via sempre meno a quelli che sono i loro doveri simbolici e le donne si ritrovano a dover integrare questi aspetti maschili carenti, facendosi carico di aspetti maschili. Questo porta a una certa “mascolinizzazione” della donna, nella società occidentale, che non può non avere delle ripercussioni negative nello sviluppo e nell’appagamento globale in un rapporto sessuale.
Sottolineo che questo, il riscoprire i valori simbolici, niente ha a che vedere con i diritti individuali della donna che, ovviamente, devono essere salvaguardati, ma i diritti dell’uomo e della donna nulla hanno a che vedere con la sua natura più profonda che è basata sull’istinto femminile, sul principio femminile che quando viene meno, perché la donna deve “sostituire” l’uomo, porta ad una inevitabile alterazione dell’equilibrio sessuale tra figure maschili e femminili.
Spesso si parla di mancanza di femminilità e mascolinità. Ma cosa si intende realmente con Principio Femminile e Maschile?
I principi femminili fondamentali sono quelli legati alla ricettività, all’accoglienza, alla creatività, all’ispirazione, all’intuito, tutte quelle caratteristiche archetipiche che fanno di una femmina quello che è. Negli uomini, invece, le caratteristiche simboliche sono quelle legate all’assunzione di responsabilità, nel dare la direzione nella vita, dell’essere positivi, direttivi…oggi tutte queste funzioni vengono a essere via via sempre meno presenti nell’uomo moderno, i ruoli sono più confusi perché, ovviamente, se viene meno una delle due polarità, l’altra parte della coppia la deve compensare.
Quindi, se questi aspetti vengono meno, nelle dinamiche sessuali, portano a tutta una serie di problematiche legate alla sessualità.
Come ci si può riappacificare con la sessualità più autentica e curativa?
La guarigione parte esclusivamente dal cercare di ritrovare dentro se stessi la propria natura biologica che, in maschi e femmine, è codificata da millenni. Quando si va contro queste leggi naturali incominciano le problematiche sia sessuali, da un punto di vista psicologico, sia fisiche legate alla sessualità stessa. Non si può negare la natura dell’individuo. L’aspetto più importante è quello. Nulla ha a che vedere con la distribuzione dei diritti e dei doveri tra uomini e donne, si chiede soltanto di ritornare a quella che è la propria natura biologica, l’istinto biologico primordiale.
Medico chirurgo esperto in Cromopuntura e diagnosi Kirlian, il Dott. Vincenzo Primitivo è referente scientifico per l’Italia dell’Istituto Internazionale di Peter Mandel e responsabile della formazione per l’Italia di Cromopuntura secondo Peter Mandel e in diagnosi Kirlian (DEPT, Diagnosi Energetica dei Punti Terminali) Da anni si occupa della risoluzione, attraverso il colore, dei conflitti genealogici, prenatali e del parto e studia la corrispondenza tra il valore simbolico della malattia, la sua localizzazione cutanea e la conseguente regolazione con Cromopuntura.