Parlare di astrologia rappresenta spesso un azzardo notevole. Nella vita quotidiana essa è in genere identificata con una semplice e banale lettura del futuro, una lettura veloce dell’oroscopo quotidiano nelle pagine finali dei giornali per iniziare la giornata con un po’ di buon umore.
Così facendo si banalizza oltre modo un patrimonio di cultura che è stato tramandato nel corso dei secoli ed in grado, invece, di dare una mano straordinaria nell’analisi interpretativa dei fenomeni umani.
Sovente quando si parla di tradizioni curative antiche si fa riferimento alla tradizione orientale, dalla medicina tradizionale cinese alla filosofia indiana; coloro che ne sono appassionati cercano disperatamente di trasportarne i precetti in Occidente, questa operazione però risulta particolarmente difficile da estendere sul larga scala proprio perché i significati, le terminologie, a volte anche solo le singole parole appaiono lontane dalla sensibilità occidentale e quindi difficile da comprendere.
Ignoriamo però come anche da noi in Occidente esista una tradizione plurisecolare di approccio all’uomo e alla natura diversa dalla ben più nota filosofia meccanicista oggi dominante; una tradizione tramandata nel corso della storia che ha una dignità pari a quella della tradizione orientale nell’opporsi al monopolio riduzionistico odierno; un’ enorme cultura a noi molto più affine per linguaggio e idee che si oppone alla scienza attuale e che rifiuta l’idea di uomo ridotto ad una singola somma di organi separati fra loro.
Astrologia, cabala, alchimia, magia rappresentano un patrimonio di conoscenza dalle solide radici culturali ed empiriche ma che alla luce dei nuovi ritrovati della scienza moderna trovano anche una dignità rigorosamente scientifica.
Così facendo si banalizza oltre modo un patrimonio di cultura che è stato tramandato nel corso dei secoli ed in grado, invece, di dare una mano straordinaria nell’analisi interpretativa dei fenomeni umani.
Sovente quando si parla di tradizioni curative antiche si fa riferimento alla tradizione orientale, dalla medicina tradizionale cinese alla filosofia indiana; coloro che ne sono appassionati cercano disperatamente di trasportarne i precetti in Occidente, questa operazione però risulta particolarmente difficile da estendere sul larga scala proprio perché i significati, le terminologie, a volte anche solo le singole parole appaiono lontane dalla sensibilità occidentale e quindi difficile da comprendere.
Ignoriamo però come anche da noi in Occidente esista una tradizione plurisecolare di approccio all’uomo e alla natura diversa dalla ben più nota filosofia meccanicista oggi dominante; una tradizione tramandata nel corso della storia che ha una dignità pari a quella della tradizione orientale nell’opporsi al monopolio riduzionistico odierno; un’ enorme cultura a noi molto più affine per linguaggio e idee che si oppone alla scienza attuale e che rifiuta l’idea di uomo ridotto ad una singola somma di organi separati fra loro.
Astrologia, cabala, alchimia, magia rappresentano un patrimonio di conoscenza dalle solide radici culturali ed empiriche ma che alla luce dei nuovi ritrovati della scienza moderna trovano anche una dignità rigorosamente scientifica.
Tradizione storica e valori archetipici in Astrologia
Da un punto di vista strettamente empirico, che scaturisce cioè da un’esperienza secolare, i Simboli Astrologici sono la rappresentazione esterna della realtà interiore più intima dell’uomo, l’espressione simbolica dei suoi aspetti psicologici; essi si muovono attraverso dinamiche sincroniche e analogiche finendo per rappresentare una sorta di fotografia della psiche profonda dell’individuo. I pianeti che determinano la nostra carta natale vibrano su frequenze che sono in correlazione con la frequenza di vibrazione della nostra coscienza al momento della nascita; sono l’esplicitazione del nostro ordine implicito interiore, l’informazione primordiale che darà origine alla materia uomo. L’Astrologia esprime con un linguaggio simbolico la connessione fra struttura spazio-temporale di complessi più grandi (l’universo) e sviluppo della struttura spazio-temporale di complessi più piccoli (l’uomo): l’uomo si riflette negli astri, in essi possiamo leggere i nostri contenuti più nascosti, una specie di proiezione celeste della nostra sfera emotiva. I simboli astrologici come metafora della nostra vita individuale profonda dove i loro aspetti archetipici riflettono l’esistenza quotidiana dell’individuo e il suo divenire in un meraviglioso balletto non-locale e sincrono.
A livello sub-atomico l’uomo è un tutt’uno con l’universo che lo circonda e vive in armonia con esso. Non è legato ad esso in un rapporto di causa ed effetto perché se l’ universo è Uno come può una cosa causarne un’altra? La legge di fondo è quella della connessione a-causale: una vita che nasce riflette una corrispondenza sincronica con le qualità di quel momento, le potenzialità di quell’istante, le asperità di quell’attimo, che accompagneranno l’uomo lungo la sua intera esistenza come tema di fondo.
Una dissonanza astrologica riflette quindi una dissonanza interna psicofisica dell’individuo, la natura profonda dei sintomi apparsi può quindi essere compresa attraverso il loro legame con la simbologia astrologica. Le considerazioni che facciamo sul significato dei segni zodiacali nulla hanno a che fare con la matematica astronomica e con i calcoli ad essa legati, le regole dell’astronomia e quelle dell’astrologia sono diverse da tempo, i riferimenti astrologici non corrispondono a nessuna costellazione astrale vera; parlare del segno dei pesci non significa fare riferimento alle stelle che costituiscono la sua costellazione ma al significato profondo che da centinaia di anni è associato a questo archetipo, ai simboli ad esso collegati, all’energia che esso produce. I segni esprimono in forma materiale, nel corpo della persona, tutta la potenza simbolica che in quei segni è insita: il segno come potente valore archetipico di riferimento non osservabile attraverso un telescopio, ma comprensibile attraverso la lente dell’anima.
Gli eventi della nostra vita sono quindi la realizzazione materiale di un’informazione archetipica presente nel nostro campo quantico; attraverso l’interpretazione del nostro tema natale abbiamo la possibilità di comprendere le informazioni contenute in quel campo che dal momento della nascita in poi andranno a plasmare la nostra persona.
Valutare il quadro astrologico come divinazione, come semplice previsione di un futuro inevitabile è un’operazione ad oggi irricevibile sia da un punto di vista culturale che da un punto di vista scientifico. L’obiettivo invece è aumentare la consapevolezza che abbiamo di noi stessi, comprendere i nostri limiti e le nostre potenzialità, aiutare a ragionare su quali sono le tematiche con le quali confrontarsi per esprimere veramente noi stessi.
A livello sub-atomico l’uomo è un tutt’uno con l’universo che lo circonda e vive in armonia con esso. Non è legato ad esso in un rapporto di causa ed effetto perché se l’ universo è Uno come può una cosa causarne un’altra? La legge di fondo è quella della connessione a-causale: una vita che nasce riflette una corrispondenza sincronica con le qualità di quel momento, le potenzialità di quell’istante, le asperità di quell’attimo, che accompagneranno l’uomo lungo la sua intera esistenza come tema di fondo.
Una dissonanza astrologica riflette quindi una dissonanza interna psicofisica dell’individuo, la natura profonda dei sintomi apparsi può quindi essere compresa attraverso il loro legame con la simbologia astrologica. Le considerazioni che facciamo sul significato dei segni zodiacali nulla hanno a che fare con la matematica astronomica e con i calcoli ad essa legati, le regole dell’astronomia e quelle dell’astrologia sono diverse da tempo, i riferimenti astrologici non corrispondono a nessuna costellazione astrale vera; parlare del segno dei pesci non significa fare riferimento alle stelle che costituiscono la sua costellazione ma al significato profondo che da centinaia di anni è associato a questo archetipo, ai simboli ad esso collegati, all’energia che esso produce. I segni esprimono in forma materiale, nel corpo della persona, tutta la potenza simbolica che in quei segni è insita: il segno come potente valore archetipico di riferimento non osservabile attraverso un telescopio, ma comprensibile attraverso la lente dell’anima.
Gli eventi della nostra vita sono quindi la realizzazione materiale di un’informazione archetipica presente nel nostro campo quantico; attraverso l’interpretazione del nostro tema natale abbiamo la possibilità di comprendere le informazioni contenute in quel campo che dal momento della nascita in poi andranno a plasmare la nostra persona.
Valutare il quadro astrologico come divinazione, come semplice previsione di un futuro inevitabile è un’operazione ad oggi irricevibile sia da un punto di vista culturale che da un punto di vista scientifico. L’obiettivo invece è aumentare la consapevolezza che abbiamo di noi stessi, comprendere i nostri limiti e le nostre potenzialità, aiutare a ragionare su quali sono le tematiche con le quali confrontarsi per esprimere veramente noi stessi.
Costruire un Umanesimo Scientifico
Bisogna lavorare per costruire un “Umanesimo Scientifico” (per dirla con Ilya Prigogine) ritornare cioè a contemperare sapere umanistico e sapere scientifico.
Il mio Tema Natale, il momento preciso in cui vengo al mondo scaturisce, prende forma, dal mio campo quantico all’interno del quale sono contenute tutte le informazioni riguardanti la mia vita; non è quindi casuale che io venga al mondo in un preciso momento ma è anzi conseguenza diretta, proprietà emergente dal mio campo quantico stesso. Esso a sua volta riceve informazioni diverse proveniente da diversi campi quantici che vibrano in coerenza di fase analoga alla mia e che vengono scambiate attraverso sovrapposizioni quantistiche di interferenza d’onda ( informazioni genealogiche, karmiche, storiche, etniche ecc); è come quindi se il mio campo serbasse nella sua memoria olografica tutta una serie di altre informazioni che concorrono a renderlo tale, informazioni queste decisive per in-formare, dare forma al mio tema natale e determinare quindi in potenza chi io andrò ad essere.
Interpretazione quantistica e pluriforme di un tema natale
Se il compito di chi fa un’analisi astrologica è quello di decodificare i significati simbolici che derivano dal tema di nascita, nasce subito una controversia: la compartecipazione di colui che analizza il tema natale è un fattore determinante l’interpretazione dell’analisi stessa, visto che lo sguardo dell’osservatore influenza la realtà come ci insegna la fisica. La critica principale quindi che viene mossa alla interpretazione astrologica (ci sono tante interpretazioni per quanti sono coloro che compiono l’analisi) può essere da subito confutata e spiegata in termini strettamente fisici. Se i fenomeni quantistici che regolano la Natura sono per definizione discontinui, come può esserci una unica interpretazione del tema natale, che la natura di quell’uomo descrive? Se lo sguardo dell’osservatore influenza la realtà come può esserci una spiegazione unitaria, un’unica misurazione della traiettoria di vita di quell’uomo?
Se come ci insegna la fisica l’elettrone acquisisce caratteristiche di complementarietà (principio di complementarietà sec. Bohr) cioè può essere o onda o particella, se se ne può misurare o il moto o la posizione (principio di indeterminazione sec Heisenberg) facendo inferenza nella vita reale ciò esprime la dinamica tra coppie di opposti, amore e odio, salute e malattia, luce e oscurità, della realtà quotidiana. In più da un punto di vista strettamente filosofico questo giustifica il fatto che uno stesso problema per essere risolto possa prevedere diversi punti di vista e non necessariamente una soluzione unica; se noi facciamo un’affermazione che giudichiamo vera, il suo contrario è una affermazione altrettanto vera, non si impone una scelta, possiamo avere molteplici sfaccettature all’interno dell’analisi di uno stesso fenomeno.
Questo principio inoltre amplia i confini della Realtà conferendo ad essa una ricchezza particolare, la fa andare oltre una classificazione rigida ed esclusiva, la rende vicina all’Arte che non è definita da nessuna delle sue correnti perché troppo più grande per essere ridotta ad una di esse. E la scienza stessa non possiede più in esclusiva le chiavi della conoscenza della realtà ma diventa solo una delle espressioni attraverso le quali analizziamo il mondo senza che alcuna fra loro possa ritenersi unica ed esaustiva.
La persona che fa un’analisi del tema natale non può dare una valutazione oggettiva che trascenda il suo essere soggetto compartecipante; considerato che l’osservazione è parte integrante del fenomeno, noi possiamo considerare tanti punti di vista quanti sono gli osservatori che effettuano l’analisi, ecco perché non ci può essere una visione unitaria del tema natale stesso. In base a questo ragionamento esso non esprime l’assolutezza del dato ma la probabilità che succeda, la fisica quantistica ci spiega come tutto si basi sulla probabilità di ottenere un certo risultato partendo da una misurazione e non sulla sua determinazione certa e assoluta (l’espressione probabilità non significa che non conosciamo completamente ciò che stiamo osservando -siccome non conosco è probabile che sia così- ma è una caratteristica costituzionale del sistema stesso).
Questo principio inoltre amplia i confini della Realtà conferendo ad essa una ricchezza particolare, la fa andare oltre una classificazione rigida ed esclusiva, la rende vicina all’Arte che non è definita da nessuna delle sue correnti perché troppo più grande per essere ridotta ad una di esse. E la scienza stessa non possiede più in esclusiva le chiavi della conoscenza della realtà ma diventa solo una delle espressioni attraverso le quali analizziamo il mondo senza che alcuna fra loro possa ritenersi unica ed esaustiva.
La persona che fa un’analisi del tema natale non può dare una valutazione oggettiva che trascenda il suo essere soggetto compartecipante; considerato che l’osservazione è parte integrante del fenomeno, noi possiamo considerare tanti punti di vista quanti sono gli osservatori che effettuano l’analisi, ecco perché non ci può essere una visione unitaria del tema natale stesso. In base a questo ragionamento esso non esprime l’assolutezza del dato ma la probabilità che succeda, la fisica quantistica ci spiega come tutto si basi sulla probabilità di ottenere un certo risultato partendo da una misurazione e non sulla sua determinazione certa e assoluta (l’espressione probabilità non significa che non conosciamo completamente ciò che stiamo osservando -siccome non conosco è probabile che sia così- ma è una caratteristica costituzionale del sistema stesso).
Predeterminazione e Libero Arbitrio
Il tema natale non rappresenta quindi altro che il mondo subatomico della persona interessata e deve quindi essere visto oggi non come valore assoluto ma come il sovrapporsi di diversi stati, di diverse probabilità di risultati dell’interpretazione stessa. Interpretando un tema natale abbiamo di fronte solo un quadro di potenzialità, una serie di valori simbolici presenti ancora solo allo stato virtuale, un insieme di particelle che fin quando non vengono osservate vivono in condizioni di indeterminatezza e di contemporanea presenza in più posizioni diverse. Quando si leggono le interpretazioni natali quindi si propone al consultante un range di possibilità predeterminate e non una sola possibilità unica e assoluta: una serie di condizioni con le quali egli si troverà a confrontarsi nel corso della sua vita. All’interno di queste probabilità si potrà esercitare il proprio libero arbitrio prendendo una direzione piuttosto che un’altra; questo andrà quindi ad integrare e potenzialmente risolvere la vexata quaestio, l’antica domanda se tutto è predeterminato o se siamo dotati di libero arbitrio.
È La coscienza dell’uomo che andrà a svolgere il ruolo più importante: decidendo di intraprendere una strada piuttosto che un’altra, fra le varie probabilità pre- codificate impresse nel tema natale, essa determinerà il collasso della funzione d’onda con conseguente realizzazione materiale della decisione stessa.
Se nel mio destino c’è il tema del denaro questo in assoluto non significa né che lo perderò nè che lo guadagnerò ma che mi dovrò confrontare con il tema del denaro stesso e a seconda delle mie azioni e delle mie decisioni questo porterà infine ad una perdita o ad un guadagno. Ogni tema presente quindi nella mia carta natale sarà una sorta di vox media, avrà cioè sia le caratteristiche di potenziale da raggiungere sia quelle di freno nel conseguire.
Di fronte ad un evento prospettato ho una doppia scelta davanti a me: posso soccombere ad esso, darmi per vinto accettandone il lato negativo o sviluppare un atteggiamento propositivo nei confronti di quell’evento, scegliere di viverlo non come un peso ma come una spinta propulsiva alla realizzazione di progetti che con quel tema stesso hanno a che fare; il libero arbitrio si esercita quindi non subendo quell’evento, vivendolo come ineluttabile ma cercando il modo più corretto per gestirlo rendendolo utile e funzionale alla nostra evoluzione.
È La coscienza dell’uomo che andrà a svolgere il ruolo più importante: decidendo di intraprendere una strada piuttosto che un’altra, fra le varie probabilità pre- codificate impresse nel tema natale, essa determinerà il collasso della funzione d’onda con conseguente realizzazione materiale della decisione stessa.
Se nel mio destino c’è il tema del denaro questo in assoluto non significa né che lo perderò nè che lo guadagnerò ma che mi dovrò confrontare con il tema del denaro stesso e a seconda delle mie azioni e delle mie decisioni questo porterà infine ad una perdita o ad un guadagno. Ogni tema presente quindi nella mia carta natale sarà una sorta di vox media, avrà cioè sia le caratteristiche di potenziale da raggiungere sia quelle di freno nel conseguire.
Di fronte ad un evento prospettato ho una doppia scelta davanti a me: posso soccombere ad esso, darmi per vinto accettandone il lato negativo o sviluppare un atteggiamento propositivo nei confronti di quell’evento, scegliere di viverlo non come un peso ma come una spinta propulsiva alla realizzazione di progetti che con quel tema stesso hanno a che fare; il libero arbitrio si esercita quindi non subendo quell’evento, vivendolo come ineluttabile ma cercando il modo più corretto per gestirlo rendendolo utile e funzionale alla nostra evoluzione.
Astrologia e Cromopuntura
Dopo aver compreso attraverso l’analisi natale quali sono le problematiche con le quali si sta confrontando l’individuo, quali le circostanze di vita che non essendo state ben comprese portano al disagio psico-fisico, passeremo a fornire un aiuto per la gestione di esse; cercheremo di raggiungere tramite impulsi terapeutici adeguati gli stati di apprendimento ancorati nel programma individuale per riportare di conseguenza l’individuo sulla linea stabilita della sua vita: è come se dessimo un aiuto all’auto-aiuto fornendo all’inconscio la possibilità di collegarsi momentaneamente con l’ego intelletto in modo da trovare da solo soluzioni per il problema attuale.
Noi siamo il riflesso dell’universo, l’universo è in noi, in noi è rappresentato e olografato: Peter Mandel, il ricercatore tedesco padre della Cromopuntura, ha trovato precisi distretti cutanei che riflettono i principali simboli astrologici. Le immagini astrologiche disegnate in cielo riflettono a livello cutaneo il dis-ordine psicofisico profondo dell’individuo.
Tutto è scritto sulla cute!
Grazie all’aiuto del colore avremo la possibilità di trattare sulla pelle tutte quelle dissonanze astrologiche che sono strettamente legate alla genesi della malattia. La Cromopuntura rappresenta uno straordinario sistema terapeutico per ri-ordinare quelle dissonanze e ripristinare di conseguenza un normale stato di salute. Il colore con la sua frequenza specifica verrà apposto in questi distretti cutanei che rappresentano i simboli astrologici sui quali vogliamo lavorare, esso metterà l’individuo a contatto con le sue debolezze simboliche e archetipiche costitutive, consentirà un confronto più equilibrato con il suo programma di vita, permetterà di affrontare gli ostacoli che si presentano nel corso della sua esistenza usandoli come sprone e non come freno, armonizzerà le informazioni contenute nel suo campo quantico, creerà coerenza nel sistema uomo consentendo di scaricare dati dal vuoto quantico e dare origine a forme frattali che, ripetendosi autosimili, determineranno una Forma Uomo nuova.